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La catalogazione

Definizione standard

Parallelamente allo svolgimento degli incontri nelle Soprintendenze e alla luce di quanto stava emergendo nella fase istruttoria, all'interno del gruppo di lavoro costituitosi tra lo staff di progetto e l'ICCD, si č avviata la definizione dei criteri generali e delle metodologie da applicare nel corso dell'acquisizione e della validazione delle schede, in coerenza con la normativa nazionale e con gli standard previsti dal Sistema Informativo Generale del Catalogo.

Dal momento che il progetto ARTPAST è finalizzato al recupero, all'informatizzazione ed alla normalizzazione secondo gli standard ICCD del patrimonio catalografico di interesse storico-artistico ed etno-antropologico, è stato concordato univocamente di adottare, in via generale, la struttura del tracciato catalografico 2.00 per i tipi scheda: OA (Opera d'Arte), D (Disegni), S (Stampe), MI (Matrici d'incisione), BDM (Beni Demoetnoantropologici Materiali), F (Fotografia), e per gli Authority File: AUT (Autore) e BIB (Bibliografia).

Sono invece adottati i tracciati e corrispondenti normative 3.00 per i tipi scheda: BDI (Beni Demoetnoantropologici Immateriali), NU (Numismatica), PST (Patrimonio Scientifico e Tecnologico), e per i relativi Authority File: AUT 3.01 (valido per la sola scheda PST), DSC (Dati di Scavo) e RCG (Ricognizione).

Per le Entità collegate alle schede sono stati indicati i tracciati 3.00 relativi a: ADM (Altra Documentazione Multimediale), AUD (Audio), DOC (Fonti e Documenti), IMR (Documentazione Fotografica), IMV (Documentazione Grafica), VID (Documentazione Video Cinematografica).

Restando inalterati i tracciati 2.00, occorre comunque specificare che, al fine di predisporre una piattaforma di lavoro congruente con gli aggiornamenti elaborati dall'ICCD nell'ambito delle revisioni normative, ed a seguito degli interventi per la quadratura dei paragrafi comuni alle diverse tipologie di schede, i campi associati ai vocabolari chiusi devono contenere (anche per tali tracciati) quelli di nuova emissione comportando quindi, possibili variazioni delle dimensioni dei campi/sottocampi interessati.